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1° Convegno “Olio e olivi dei Monti Pisani” – Olivicoltura, innovazione e territorio

Venerdì 17 maggio 2024 presso il Comune di Vicopisano (Pisa) si è tenuto il 1° Convegno “Olio e olivi dei Monti Pisani”, organizzato dalla Strada dell’Olio dei Monti Pisani e che ha visto fra gli sponsor anche il Frantoio del Monte Pisano.
Un appuntamento che ha fatto da anteprima a Vicopisano Castello in Fiore”, l’evento che nel weekend ha riunito in strada diversi floricoltori locali e aziende del territorio, tra cui il Podere del Pari.

Dopo un saluto di benvenuto da parte di Matteo Ferrucci – Sindaco di Vicopisano, Fabiola Franchi – Assessore all’Ambiente e alle Politiche Agricole di Vicopisano e Gianluca Bovoli – Presidente della Strada dell’Olio dei Monti Pisani, sono stati introdotti i 3 panel in programma, moderati da Alberto Grimelli, agronomo e Direttore di “Teatro Naturale”:

  • Olivicoltura e innovazione tecnologica
  • Olio, qualità e salute
  • Olivicoltura e territorio

I saluti di benvenuto

«Valorizzare e ammodernare infrastrutture e servizi: è da qui che bisogna partire per raccontare il Monte Pisano come una realtà condivisa tra i diversi Comuni di appartenenza.
Oggi diventa necessaria una sinergia tra istituzioni, enti, imprenditori ed associazioni di categoria per riuscire ad acquisire notorietà in mercati e scenari più ampi oltre a  creare un vantaggio competitivo per tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati.
La Strada dell’Olio dei Monti Pisani è un esempio virtuoso di una gestione condivisa di progetti funzionali al know-how del territorio, che mirano ad informare ed accogliere i turisti, locali e non»

«All’interno di un contesto rurale così ricco di biodiversità, l’olivicoltura è sicuramente uno dei protagonisti da valorizzare, promuovendo ed informando non solo sui prodotti ed i servizi che possono scaturire da quest’attività ma anche dando attenzione ad ogni singolo passaggio ed attore coinvolto nella filiera olivicola.
Il nostro intento è di far conoscere il brand “Monte Pisano” promuovendone le attrattive con il supporto di stakeholders locali come ad esempio Regione Toscana o Terre di Pisa.
Un percorso da battere con consapevolezza, prestando attenzione alle necessità del territorio ed alle potenzialità di ogni attività. In quest’ottica l’associazionismo diventa una leva su cui spingere per un coinvolgimento sempre maggiore da parte delle comunità locali e radicare ancora di più il concetto di collettività come forza motore per il raggiungimento di obiettivi concreti».

«Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio straordinario, non solo dal punto di vista naturale e paesaggistico ma anche per quello che ha da offrire in termini di prodotti e servizi. Un potenziale enorme che merita di essere valorizzato al meglio mettendone in risalto caratteristiche e peculiarità.
Spesso non ci si accorge della bellezza che ci circonda perché tendiamo a darla per scontata ma è da questa consapevolezza che bisogna partire per acquisire identità, riconoscibilità e diventare un brand noto al di fuori dei circoli locali.

L’olio oggi può svolgere questa funzione attrattiva anche in Italia per gli italiani: già oggi all’estero e dall’estero verso l’Italia, si registrano flussi importanti legati al fenomeno dell’oleoturismo. Il mio personale augurio è che tutti i produttori e gli imprenditori del Monte Pisano possano lavorare insieme e convergere verso una visione condivisa di un patrimonio inestimabile da curare e gestire al meglio».

«Parte dell’impegno delle istituzioni sta nella volontà di preservare il paesaggio e tutelarne agricoltura e allevamento.
Perdere queste attività – che sono cardinali per la costituzione e l’operosità di un sistema rurale strutturato – porterà inevitabilmente ad un impoverimento alimentare e culturale oltre che di interesse. Oggi diventa fondamentale collaborare e supportarsi reciprocamente per preservare un equilibrio dinamico ed attivo, per proporre un’idea di “territorio” che parta dal basso il cui messaggio arrivi agli enti preposti».

Gli ospiti

Durante il convegno si sono avvicendati diversi ospiti, tecnici del settore agronomico ed olivicolo, ciascuno dei quali ha condiviso una panoramica aggiornata di quello che oggi è il comparto legato all’ olivicoltura e alla produzione di olio, in Italia ed in Toscana.

Tra i temi dibattuti hanno spiccato le dinamiche legate all’olivicoltura marginale: recupero delle “Buone Pratiche” per aumentare la produttività degli oliveti ed ottimizzarne le rese, facendo fronte a problematiche reali quali scarsa meccanizzazione e poca innovazione, due fattori che ad oggi tengono i costi di produzione ad una soglia considerevole.

Produttività, innovazione, prevenzione e cura delle coltivazioni, turismo, alimentazione e ruolo dei distretti rurali sono stati gli argomenti che hanno coinvolto i tecnici e gli esperti che sono intervenuti nel dibattito:

  • Prof. Riccardo Gucci – Presidente dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio e Professore ordinario di Coltivazioni Arboree presso l’Università di Pisa.
  • Prof. Maurizio Servili – Vicepresidente dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio e Professore ordinario di Scienze Tecnologiche Alimentari presso l’Università degli Studi di Perugia
  • Dott. Paolo Granchi – Agronomo presso Terre dell’Etruria
  • Dott. Giovanni Gravina – Endocrinologo, Direttore Sanitario della Casa di Cura San Rossore di Pisa
  • Pier Paolo Lorieri – Viticoltore
  • Giacomo Sanavio – Consulente in politiche ambientali ed agricole

Gli interventi

Clicca QUI per scoprire nel dettaglio gli interventi degli ospiti.